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e Le Temps et l Autre. Si fanno più evidenti, rispetto alle opere precedenti, le prese di posizione originali
e si accentua il tono polemico nei confronti dei maestri tedeschi Husserl e Heidegger . Cfr. T. Portera, L'il
y a lévinasiano e i suoi presupposti interpretativi, in Dialegesthai. Rivista telematica di filosofia [in
linea], anno 6 (2004) [inserito il 30 maggio 2004], disponibile su World Wide Web:
http://mondodomani.org/dialegesthai/.
78
F. Salvarezza, Emmanuel Lévinas, Bruno Mondadori, Milano, 2003 p. 9.
- 97 -
circa la consistenza ontologica dell essere appare come il nodo teoretico
più denso e l elemento chiave di tutta l opera di Lévinas.
Analizzare il rapporto lévinasiano tra etica e ontologia significa
orientare la domanda sul senso che Lévinas attribuisce alla parola essere .
Tale senso deve molto alla lezione fenomenologia di Husserl e alla lezione
ontologica di Heidegger.
Lévinas ebbe la ventura di incontrare personalmente questi due
grandi pensatori e in un momento decisivo per la sua formazione filosofica:
egli, infatti, esordisce in filosofia dedicando interamente la sua opera
all interpretazione degli scritti di Husserl e di Heidegger.
Il 4 aprile 1930 Lévinas sostiene una tesi per il dottorato dal titolo La
teoria dell intuizione nella fenomenologia di Husserl79, che sarà premiata
dall Accademia delle scienze morali e politiche: scritto in uno stile
classico, è un tributo pagato al maestro 80. Si tratta della prima opera
complessiva del pensiero husserliano comparso in Francia.
Con un articolo del 1929 sulle Ideen e tramite la traduzione delle
famose Meditazioni cartesiane Lévinas introduceva la fenomenologia
79
Questo testo che Derrida giudica «la prima grande opera che venisse dedicata in Francia al pensiero
husserliano nella sua totalità» era stato preceduto da un saggio dal titolo Sur les «Ideen» de M. E.
Husserl, in Revue philosophique de la France et de l Etranger , CVII (1929). Lévinas aveva seguito
personalmente a Friburgo le lezioni di Husserl nel 1928-29. Da quel momento in poi, Lévinas non cesserà
mai di ritornare sul pensiero di Husserl, con saggi tematici e con frequentissime allusioni.
80
S. Malka, Leggere Lévinas, a cura di E. Baccarini, Queriniana, Brescia 1986, p. 16.
- 98 -
nella cultura filosofica francese81 e cercava di stabilire il contributo
fondamentale del tema dell intenzionalità: l intuizione fondamentale della
filosofia husserliana consiste, per un verso, nell attribuire l esistenza
assoluta alla vita cosciente concreta, e, per altro verso, nel trasformare la
nozione stessa di vita cosciente (THI p. 50).
A proposito di Husserl, Lévinas scrive:
Con Husserl, scoprii il senso concreto della possibilità stessa
di lavorare in filosofia , senza trovarsi immediatamente
rinchiusi in un sistema di dogmi, ma al tempo stesso senza
correre il rischio di procedere per intuizioni caotiche
(EI pp. 51-52).
In Altrimenti che essere o al di là dell essenza del 1974, cioè oltre
quarant anni dopo la prima pubblicazione su Husserl, Lévinas ha tenuto a
ribadire la propria fedeltà al modello filosofico della fenomenologia:
le nostre analisi rivendicano lo stile della filosofia husserliana
di cui la lettura è stato il richiamo, nella nostra epoca, della
fenomenologia permanente come metodo di ogni filosofia. La
nostra presentazione [& ] resta fedele all analisi intenzionale,
nella misura in cui questa resta fedele alla restituzione delle
nozioni all orizzonte del loro apparire, orizzonte
misconosciuto, dimenticato, spostato nell ostensione
dell oggetto, nella sua nozione, nello sguardo assorbito dalla
sola nozione (AE p. 226).
81
Vale la pena ricordare che celebri filosofi francesi come Jean Paul Sartre e Paul Ricoeur hanno
riconosciuto di avere scoperto il pensiero di Husserl attraverso l opera di Lévinas. A tal proposito cfr. G.
Ferretti, La filosofia di Lévinas. Alterità e trascendenza, cit. p. 24 nota.
- 99 -
Nell approccio fenomenologico c è un rigore del metodo che seduce
il giovane filosofo e al quale resterà fedele nel corso del suo itinerario.
«Husserl è il modo di pensare di Lévinas»82.
L interpretazione che Lévinas dà di Husserl nell opera del 1930
risente già delle categorie heideggeriane di Sein und Zeit83. Si tratta di
evidenziare nel movimento fenomenologico quel tratto che sembra
implicare immediatamente il passaggio da una teoria della conoscenza a
una teoria dell essere, orientando decisamente la questione fenomenologica
verso un terreno ontologico.
Lévinas, da un alto, legge Husserl alla luce di Heidegger ma contro
Heidegger stesso, dall altro lato legge Heidegger alla luce di Husserl, fino a
colpire entrambi nel segno di una vibrata critica all imperialismo del logos.
Oltre ad Husserl, infatti, Lévinas in questo periodo fa conoscere in
Francia anche Heidegger: nel 1932 pubblica nella Revue philosophique de
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